STROFE BACIATE

AUTOSTOP  ( hitch-hiking blues)

Sono in cerca di un passaggio
per cambiare la mia vita
però manca anche il coraggio
di accettar che sia finita.
Son sul bordo di una strada
non so dove porterà
ma quello che conta è un po'
di libertà.
Ero in pieno esaurimento
senza una via d'uscita.
Hai giocato le tue carte
e hai vinto tu questa partita.
E' un linguaggio che non fa
parte della mia esperienza,
questo amore tormentato 
è una crisi d'astinenza.
(assolo strumentale)

Ho bisogno di un passaggio
per abbandonarti in fretta.
Ho pagato il mio pedaggio
io non cerco la vendetta.
Son rimasto senza fiato
hai fatto tu la scelta.
Quest'ambigua situazione
m'ha tagliato anche la testa.

Ho bisogno di un passaggio
per capir se quel che voglio
è ricominciar daccapo
ma faccio i conti con l'orgoglio.
Ora sono su una strada 
non so dove porterà
ma quello che conta è di
trovarti là.
( assolo strum.)

Ho bisogno di un passaggio
per cambiare le mie carte.
Rigiocare la partita
ma non lasciarmi più in disparte.
E' un linguaggio che non fa
parte della mia esperienza
questo amore disperato
vuole la sopravvivenza.

( accordi di E B7 A7)

ASTRONAUTA FELICE

Da molti anni, solo in compagnia
d'un freddo computer privo d'allegria,
volava senza meta nello spazio 
un astronauta vecchio, d'avventure sazio.

Guidando l'astronave come un pazzo
non s'era accorto di quel veloce razzo
che solo il suo computer onnipresente
aveva dichiarato PERICOLO IMMINENTE

CODICE C-3 disse il computer seriamente,
ma quello l'ascoltò distrattamente
e mentre navigava tra le stelle
le luci delle spie eran più belle.

CODICE C-3 ripeteva assiduamente,
ma l'occhio del pilota non era più presente,
perso dietro al multicolore gioco
di quelle mille luci, brillanti come un fuoco.

E ritornava indietro a quella sera
tra la musica e i colori di una fiera.
CODICE C-3 disse il computer saggio
per risvegliare l'uomo da quel lontano viaggio.

Ma lui non sente neanche l'esplosione,
giocando al Tiro a Segno al baraccone.
L'inghiotte il vuoto che gli deforma il viso,
negli occhi ha una ragazza col sorriso.

UNA MOSCA E UNA STATUA

Era senza ritegno quell'insetto
e senza pudore alcuno volò sul bianco petto,
e, approfittando ch'ella era di marmo,
sul volto immacolato gli fe' sgarbo,
lasciandole un nero regalino
che, a prima vista, parea un neo carino.

"Ah, potessi muovere le braccia"
pensò senza espressione alcuna quella faccia.
"Di te farei ben poca cosa, mosca laida e noiosa"
"Subire devo questo affronto, fino a che ignara 
mano potrà nettar il mio mento"

Ma poi  s'accorse, con sommo gradimento,
che l'insetto si dibatteva ormai a stento.
Caduto dentro una ragnatela che,
tra le puppe sue, un ragno fatto avea.

Muore così, senza riconoscenza,
chi col gentil sesso dispone di se
e prende troppa confidenza!

ALPI APUANE

Remoto a me si pone
presagio di tempesta
quando tra i rupi occhieggia
la sua solenne cresta.

E mai fatica è vana
salir per l'aspra ripa
se infin sul mondo intero
sovrasta la mia vita.

Un'aria pungente e fina
penetra fortemente
stimola il mio cuore
ristora la mia mente.

A cose ardite ispira
quel magico momento
all'uom che la salita
porta a compimento.

IL MATTO

Il matto che bussa alla porta
t'invoglia
ma recede il tuo passo.
Chi mai può gradir sulla porta
veder la sua vita in un lasso?
Hai forse paura che il tempo
che invecchia la morbida pelle
ti mostri il tuo volto sgomento
d'innanzi a quell'uomo ribelle?
Maestra che culli nel sonno
i sogni che ormai son ragazzi
temi dunque aprir la tua porta
e doverli gettar come sassi?
Se ti tenta
non pensar più di tanto
e rimetti in valigia la vita
Anche sporca
un po' stinta e impigrita
perchè il matto passa solo ogni tanto.

POSTINO

Svelto svelto va il postino
se ha la Vespa o il motorino
ma se è a piedi o in bicicletta
non s'affanna non ha fretta.

Per le strade dei quartieri
alle ville o sui sentieri
con nessun fa differenza
e con tutti ha gran pazienza.

Dentro a quella grossa borsa
sparpagliate alla rinfusa
la tristezza e l'allegria
sparge lungo la sua via.

Se son lettere d'amore
con la pioggia torna il sole
se son lettere sgradite
se piangete non lo dice.

Telegrammi Espressi cartoline
Baci cari Saluti alle bambine
Telegrammi Espressi cartoline
E' la Posta che il mondo fa girar.

CONSIGLI PER AMANTI

E' giunto alfin che ai posteri io lasci una memoria
di monito al futuro com'anco di mia gloria.
E serva a tutti l'omini di poca o tanta fede
che a frequentar le donne la pace sua non vede.

L'innamorato folle che vive sol d'amore
le notti in bianco passa struggendosi d'amore.
Nella passione macera la forza giovanile
e quando se n'accorge è già in età senile.

Chi scrive versi fini a donne delicate
e lunghe ore chino sui fogli sta piegato,
si guardi con scaltrezza dal rozzo contadino
che senza la poetica ha fatto già il festino.

L'dulator corteggia la dama d'alto rango
e pur se sciocca e vacua la fa sembrar d'incanto,
quand'ella infine cade vinta tra le sue braccia
val poco anche da brodo la stolta gallinaccia.

Nell'ombra resta il timido vivendo nell'attesa
e lascia il campo ad altri se c'è d'amor contesa.
Soffre e non ha rimedio alla sua condizione
sogna la donna amata senza consolazione.

L'ingenuo signorotto le sue sostanze spende
se trova donna scaltra che di passione accende.
Dilapida i suoi beni fino all'esaurimento
chi non s'avvede in tempo del falso sentimento.

La donna troppo facile lascia l'amaro in bocca,
cogli quel solo fiore ancor prima che sboccia.
Se non ti fa penare e pruder d'astinenza
è assai poca conquista la sua beneficenza.

Lasciate senza indugio chi per amor vuol morte,
minaccian col pugnale la loro triste sorte.
Vittime di quella specie son pronte ad ogni atto,
si tengon l'uomo accanto soltanto col ricatto.

La donna religiosa e ligia alle osservanze
che mena l'uom bramoso tra chiese e sacre stanze,
va subito portata in qualche baccanale
e che fornicar diventi virtù sua principale.

Agli uomini che giacciono, privi di fantasia,
in quei giacigli spenti e senza più allegria
e a quelle donne stanche che sempre hanno il marchese,
e che per far l'amore aspettan fine mese.

Lasciate che un consiglio vi lasci in conclusione;
l'amor non deve essere né noia o costrizione.
E allora fuori dalle ciabatte!Tirate su la testa! 
Uscite per la strada, che ogni lasciata...è persa!

DICEMBRE 1987

E allora si diffonde nel creato
un vago senso di malinconia
se anche quest'anno, ancora in qualche Stato,
Natale è solo morte, da noi è ipocrisia.

L'Etiopia ancora oggi ha fame.
Quei grandi occhi che guardan l'Occidente,
per una società che nega il pane,
sono stupende foto per l'occhio della gente.

Sembra lontana e senza una ragione
l'orrenda guerra che tra Iran e Iraq impazza.
L'assurda strage per amor di religione
non spegnerà le luci del Natale in piazza.

E i nostri capi si prendon sottobraccio
dicono al mondo "Godetevi la Festa!"
Ma non gli frega niente al poveraccio
se ha qualche bomba in meno sulla testa.

Anche a Natale qualcosa si distrugge,
forse in una casa o dentro un bosco
e il senso della vita poi ci sfugge?
Chi è quest'uomo che non riconosco?

Anche la facce giuste alla televisione,
per confortare chi vive di parole,
la pace invocano giusto per l'occasione.
Natale è giunto, ma non per chi lo vuole

DEL FIGLIO CHE VERRA’

Non ricordo in che momento noi abbiam pensato a te.
Se era un bello o brutto giorno o qualcuno ha detto che
fare un figlio, in questo mondo, non ci può più spaventar
se abbiam dentro tante cose da donar.
Se si chiede ad un bambino come vuole il suo papà
lui risponde quasi sempre che va bene quel che ha.
Così ho scritto una canzone che ti possa accompagnare
nella vita e la mia voce tu la possa ricordare.
E parliamo ne riparliamo, come se esistesse già,
di una figlia o di un figlio, del futuro che verrà.
Quanti dubbi e che paure.  Siamo pronti, oppure no
a far bene i genitori ? Caro figlio non lo so.
E aspettiamo con fiducia tutto quello che sarà.
Se fra un anno o chissà quando la mia vita cambierà.
Ma se questo non dovesse diventare realtà
il più dolce dei miei sogni è stato di pensarti già...

TENERE DENTRO

La dolcezza dei ricordi
che mi tiene compagnia
mette addosso dei rimpianti
pieni di malinconia.
Cerco attorno in questa casa
segni della sua presenza
Dove c'eran le sue cose
ora vedo la sua assenza
Ma perché si è allontanata?
La mia colpa qual è stata?
Io non so tenere dentro
i miei dubbi ed i tormenti
e mi lascio portar via 
dal pensiero di un momento
Ragionavo a voce alta
di paure e ambizioni
L'ho ferita l'ho impaurita
senza darle spiegazioni
Le ho gettato sulle spalle 
ombre della mia pazzia
L'ho tradita nei suoi sogni
ora se ne è andata via.

RAGAZZA DELLO SCOMPARTIMENTO 3

Sull'Espresso 
che veloce
va in Versilia
c'è chi legge
chi s'annoia
chi sbadiglia.
C'è gran folla 
su'sto treno 
che va in fretta.
Per ognun 
c'è una vacanza 
che l'aspetta.
Muove il treno 
le tue lunghe 
ciocche bionde.
Pensi al mare?
A un bel sole?
O alle onde?