COLLEZIONARE

Se per collezione si intende una raccolta organizzata e ragionata di oggetti, non mi sono espresso bene. Collezionare è la mia insopprimibile tentazione di raccogliere qualcosa che mi rappresenti. Un lascito per chi domani vorrà scoprire la mia personalità, rovistando tra i miei innumerevoli oggetti. Ognuno interessante e curioso. Come lo sono io. Non avendo eredità economicamente apprezzabili, lascerò tracce della mia vita. Un espediente per sopravvivere a me stesso.

E veniamo, allora, a queste strane eredità. Partendo da quelle più curiose.

Sassolini.

Ho cominciato a mettere in tasca un sassolino quando volevo ricordarmi di un bel posto. Una spiaggia, un paese, un viaggio. Quindi ho chiesto agli amici, quando andavano in luoghi lontani, di portarmi un sassolino come regalo. Dal Brasile, dal Sahara e dalla Palestina i sassolini più esotici che conservo, imbustati con il cartellino

Tappi di sughero.

Mi sembrava una buona idea, per ricordare un evento, conservare il tappo. Incidendo sul sughero la data, il luogo e il nome della persona per la quale si era stappata la bottiglia. Ne ho diversi vasi pieni che fanno arredamento, oltretutto.

Monetine trovate per strada.

Considero un evento fortunato trovare un soldino lungo il mio cammino. Talmente piacevole che non voglio spenderlo e merita la conservazione. Ogni soldino ha un’etichetta che riporta il luogo dove è stato trovato.

Volantini dei matrimoni.

Un giorno, durante una gita in moto, ho staccato da un muro una locandina come souvenir. Uno di quei volantini formato A4 che gli amici degli sposi attaccano lungo le strade il giorno del matrimonio. E’ diventata una mania. Non so resistere dal compiere questo piccolo furto. Tanto finirebbero distrutti dal tempo. Li stiro ben bene, li rattoppo se sono un pò strappati e poi li scannerizzo. La copia digitale entra nella pagina di Facebook creata per lo scopo. Si chiama “Matrimoni la Collezione”. Così non vanno perduti. Alcuni sono piccole opere di grafica.

Accattonaggio.

Se durante un trekking trovo sul sentiero qualcosa, lo ripulisco e me lo porto a casa. Ogni oggetto mi ricorderà, nel tempo, quel sentiero. Un paio di occhiali, una bottiglietta dalla forma particolare, uno specchietto intatto, una spilla. Insomma raccatto di tutto, come fanno gli accattoni.

Collezioni classiche, ma di un certo valore.

Cartoline viaggiate, ovvero con il francobollo. Avrete notato che le cartoline di un tempo erano vere fotografie. Con il passare degli anni si possono notare i cambiamenti di un paese, delle piazze, dei monumenti. Lo stesso luogo, in particolare dove abito, vedo come é modificato nelle varie epoche. Sono documenti storici. La parte più interessante della collezione riguarda le Colonie Marine del periodo fascista. Qui ce ne erano molte. Veramente di valore è una raccolta di cartoline che riproducono l’attività nelle cave di marmo negli anni ’30. Le cartoline più antiche che possiedo risalgono ai primi del novecento.

Storia Postale. Si tratta di buste affrancate con i timbri degli uffici di partenza e di arrivo. Cosa che adesso non si fa più. Lettere private, fatture commerciali, posta di enti pubblici, cartoline postali dei militari in servizio. Tutta roba del secolo scorso e oltre. Ho timbri di fine ottocento, pensate. Il pezzo forte della collezione è un carteggio tra una coppia di fidanzati negli anni ’40. E cartoline postali inviate da soldati dai campi di prigionia. Roba da brividi.

Non mi mancano francobolli di varie epoche. Ma questa è una collezione banale.

Trovo assai più divertente la mia piccola collezione di giocattoli, come li chiama mia moglie. In realtà si tratta di modellini di moto e automobili in scala ridotta. Soprattutto Moto Guzzi. Navi di latta e pescherecci in legno. Fanno bella mostra di se in una vetrinetta trasparente. Non mancano aerei, furgoncini, qualche Vespa d’epoca e una riproduzione della mitica Itala del 1907, l’auto della Pechino-Parigi. I modellini più belli da ammirare però sono i furgoni commerciali e le corriere, come venivano chiamati i pullman di una volta.

Recentemente ho iniziato la collezione di vecchi long playing. Li compero nei mercatini dell’usato. Mi sono procurato un vecchio giradischi per ascoltarli. Ho un po’ di tutto: classica, jazz, pop. Mi sono ricordato dei dischi che ascoltavo nella mia adolescenza. E così quello è diventato il mio target. Trovare gli ellepì degli anni ’70.

Le mie tante passioni mi hanno portato, negli anni, e ora sono tantini, ad acquistare libri, compact disc, dvd. Ne ho la casa piena. Pareti intere di scaffali che rigurgitano musica, letteratura e cinema.

2018-10-21 22-31-49